ASD Nogarole Nugas C5
Squadra di calcio a 5 Nogarole Vicentino
Il Nogarole Nugas vi invita giovedì 7 dicembre all' apertura della nuova gestione dell' osteria Galva, in Viale Armando Fusinato (VI)
Vi aspettiamo con tanta buona musica, dei buonissimi stuzzichini e dell' ottima birra non mancate, noi ci saremo.
8° giornata di Serie A2 Girone A.
Stasera faremo visita ai The Panthers.
San Pietro Mussolino, via Cosaro n° 5.
PAGELLE 6° giornata
(17/11/2017 Valchiampo Celtics- Nogarole Nugas)
Luca Carlotto (YUBI)
Il soprannome resta tutt’ora un mistero, ciò che è stato svelato però è il suo potenziale tra i pali. Terza partita di calcetto per lui, abituato da sempre a solcare i campi verdi del calcio a 11, ed un ottima prestazione ricca di spettacolo. Stile coreografico alla “Ed Warner” si esalta quando la partita prende corpo e gli animi iniziano a scaldarsi, tanto da allarmarsi per l’incolumità della sua amata in un frangente dove l’azione di gioco si svolge nella zona presidiata dalla consorte. “Ocio la dona!!!”, “la se me morosa!”. Nulla di grave, solo tanto spavento.
Alterna parate volanti ad uscite da “braveheart” che convincono i compagni a poter contare su di lui nel caso scappasse qualche pallone. I gol subiti non allarmano in quanto solo due sono avvenuti su palla attiva durante un momento caotico del match mentre gli altri tre sono gol presi su tiri da fermo (un rigore e due tiri liberi). La crescita/sicurezza è in costante aumento, la porta è al sicuro!
PREMUROSO, voto 6,5
Anthony Richards (ANTHONY)
Il pipita a stelle e strisce di Nogarole va a pari passo con quello albiceleste. Doppietta! E sono 4 i gol stagionali in 6 partite. Dotato di un calcio forte e preciso trova la prima gioia con un tiro direzione secondo palo su cui sbatte prima di entrare. Il secondo è il risultato di una respinta della barriera su di un calcio di punizione battuto da lui, si sposta il pallone di ritorno e scaglia in rete il gol della doppietta personale. Giocatore tenace, fa sentire la sua presenza e non disdegna qualche trattenuta o calcetto per innervosire i rivali. Poi l’ignoranza arbitrale si scaglia anche contro di lui, per cause tuttora poco chiare si vede sventolare il cartellino rosso e l’invito ad abbandonare il terreno di gioco. Vane le proteste. What a f**k!!
EFFICACE, voto 7,5
Marco Beretta (MARCO/SBE)
Che fosse un fotomodello è risaputo, che sia un cultore del fisico anche. Ma che in un venerdì 17 qualunque si trasformasse in un supereroe questo era inaspettato. Lanterna verde. Si ok dai un superhero a caso… e invece no! (per dirla alla Cina) Divisa da gioco completamente verde, calzettoni bianchi, scarpe nere e maglietta termica maniche lunghe ovviamente verde. Da mille e un orgasmo. La prestazione è eroica, di sacrificio, di lotta e remunerativa: doppietta! Un gol di tap-in e uno di petto. Il tap in è frutto del suo essere nel posto giusto al momento giusto (possibilmente in un ambiente “caldo/umido” e avvolgente) mentre il secondo è l’apoteosi delle interminabili ore in palestra: pettorale sinistro in tiro e pallone che batte su di esso come fosse un muro. Poi assist, corsa e contrasti a far da cornice alle sue gesta.
Il repertorio è servito ragazze.
“NEL GIORNO PIÙ SPLENDENTE, NELLA NOTTE PIÙ PROFONDA, NESSUNA DONNA SFUGGA ALLA MIA RONDA”, voto 7,5
Matteo Nardi (GNAPPO)
Vero gentlemen d’altri tempi, esempio da seguire sia dentro che fuori dal campo. Il suo credo ruota attorno alla gentilezza e l’altruismo, valori molto insiti nel capitano. Valori ahimè non condivisi dall’arbitro che lo espelle fraintendendo il suo gesto cordiale nei confronti di un avversario. Ma andiamo con ordine. La sua prestazione è ottima e finalmente condita da un gol. Parte titolare e segue il manuale del pivot giocando spalle alla porta, proteggendo palla e attendendo la salita dei laterali. Mostra furbizia nel cercare l’ammonizione avversaria in una rimessa laterale calciando addosso all’uomo a due passi da lui: primo diverbio con l’arbitro a causa della mancata sanzione. Gioca di prima (di tacco), torna a difendere e finalmente “lo butta dentro”! Poi accade l’impensabile: in una successiva rimessa laterale il suo innato senso civico gli suggerisce di esortare l’avversario a sfilare davanti a lui per non incorrere in una ammonizione, tutto questo con un inequivocabile linguaggio del corpo tipico del ragazzo che aiuta la vecchietta ad attraversare la strada. Baricentro spostato in avanti e avambraccio sinistro che ruota nel senso di marcia. L’arbitro fraintende ed estrae il rosso diretto. Non ci sono più gli arbitri di una volta.....
CHAPEAU, voto 7
Baldisserotto Alessandro (BALDI)
Con prestazione come quelle di venerdì il Castello Nero è al sicuro e i confratelli possono dormire sonni tranquilli. I bruti sono stati respinti e questo anche grazie al suo contributo. Schierato prevalentemente da ultimo, in una decisione dell’ultimo minuto viene riposizionato in banda e l’esperimento si rivela azzeccato: bomba mancina sul secondo palo che gonfia la rete! Prima gioia stagionale che fa morale e premia il costante lavoro settima***e in allenamento. La sua è l’ottava rete, quella della “sicurezza”, che permette di star tranquilli da una possibile rimonta. Attenzione difensiva e direzione lavori dalle retrovie sono gli altri contributi che il Lord Comandante mette a disposizione dei compagni.
“PRIMA LEZIONE: INFILZALI CON LA PARTE AGUZZA”, voto 7
ZARA
I suo portiere è l’Est e la squadra avversaria è l’Ovest. O viceversa, poco importa. Di certo c’è lui: the wall. Il muro di Berlino. Se qualche fazione vuole entrare dall’altra parte deve passare attraverso lui, e non è proprio una passeggiate. Per noi italiani la capitale tedesca fa sempre scappare un sorrisino quello che anche stasera compare nei volti dei suoi compagni ed allenatore. Sorrisi complici del fatto di aver difronte un difensore vecchio stampo. Ruvido nei contrasti, deciso negli anticipi ma soprattuto maggiore esponente della filosofia: “o l’avversario o il pallone, uno dei due resta con me e non va da nessuna parte”. Non reagisce alle provocazioni e si esibisce in azioni personali che portano pericolo ai Celtics, aggiungendosi anche lui agli addendi della somma che porta alla vittoria.
WAND, voto 6,5
CORVO
Qualche spezzone di partita per il panzer arzignanese fa si che pure lui possa contribuire alla tanto agognata vittoria. Un carrarmato vero e proprio pronto a distruggere chiunque si interpone tra lui e il pallone. Per maggiori info sulla sua potenza di distruzione chiedere al povero difensore avversario che ha tentato di fermarlo: abbattuto prima con il ginocchio e poi con la spalla. Rientrato in panchina lo stesso “PanzerCorv” dichiarerà di aver avuto paura per l’incolumità del rivale. Nel parapiglia generale trova però lo spazio per utilizzare il suo cannone e con la punta del piede sinistro lascia partire un proiettile che tuttora è conficcato nelle pareti del campo. Si, perché il portiere avversario, non si sa come, è riuscito a deviarlo con la punta dell’unghia. Inspiegabile.
SIEG UM JEDEN PREIS, voto 6,5
Marco Santacà (SANTA)
Periodo di riposo calcistico per il nostro numero 10, provato dalle intense ore di studio. Tra una snervante sessione d’esami e nuove amicizie in treno nella tratta Altavilla-Padova, la sua presenza agli allenamenti settimanali ne risente parecchio ed ecco quindi il suo poco utilizzo durante il match. Entra in campo per far rifiatare il capitano e subito sfiora il gol: lanciato dal compagno si cimenta in uno stop di petto a seguire concludendo al volo di sinistro. Palla che sfiora il palo alla sinistra del portiere.
LOADING, voto 6
Riccardo Ghiotto (RIKI/GHIO/CRACK/NUTELLACAPPELLA)
Basta leggere i suoi soprannomi per capire la sua importanza all’interno dello spogliatoio. Bello come RIKI il cantante, GHIO affettuosamente chiaVato dal suo inseparabile amico Mattia, CRACK per le sue doti olfattive ma soprattutto per il suo modo di incidere nella partita. E poi NUTELLACAPPELLA…. Se non fossimo in fascia protetta si potrebbe anche dire qualcosa in più su questo nomignolo, ci limitiamo a descriverlo come la pubblicità della Dufour: ”Cavallo goloso”. Lo stallone trotterella sulla sinistra della sua area quando ad un certo punto si imbizzarrisce e decide che è ora di far gol: con una finta di corpo stordisce due avversari che vengono saltati velocemente mediante un dribbling, il pubblico si anima e lo invita a scaricare il pallone per attaccare la profondità ma lui non sente più nulla, solo il vento tra i capelli....in corsa salta l’ultimo avversario e si presenta davanti alla porta....con la palla sotto la suola si sbarazza anche del portiere e deposita in rete. La magia è servita. La sua performance non limita a questo exploit, firma la doppietta con un piattone sotto le gambe dell’estremo difensore, dispensa assist e trova il palo a negargli l’ennesima gioia.
MAN OF THE MATCH, voto 8
Alberto Trattenero (TRATTE)
Dopo appena quattro minuti della seconda frazione di gara si informa dell’assistente del mister quanto è passato (3 minuti), una lotta contro il tempo, i giri di orologio che lo separano dalla prima vittoria da presidente del Nogarole Nugas. Dal suo insediamento non ha mai conosciuto il sapore dei 3 punti. Berlusconi è l’obbiettivo (sia come presidente di club più vincente in Italia sia come mister bunga bunga) da p***eguire e da raggiungere e questo è il primo tassello su cui erigere il suo glorioso avvenire. Ad maiora!
Fa il suo come pivot difensivo e con una leggiadria disarmante si esibisce, in più di un occasione, nel suo tipico tocco di suola per defilarsi e impostare l’azione. Gioia per gli occhi.
GOOD LUCK, voto 6,5
Alberto Ziggiotti (ZIGIO)
Numero 7 sulle schiena, dribbling in canna e via a fare il CR7 “de noialtri”. Si trova a suo agio nel posizionarsi largo e giocare palla al piede, tanto da provare più volte a scartare l’avversario buttandola anche sulla velocità. Ha l’occasione di esultare, di gonfiare il petto con le braccia divaricate lungo i fianchi, ma si allunga troppo il pallone a tu per tu con il portiere e finisce per sbatterci addosso. Gioia rinviata. La sua partita è di sacrificio e buona volontà ed è anche grazie al suo contributo se l’epilogo è stato dei migliori.
Degno di nota il commento in zona mista di un compagno di squadra:”Ciò Zigio, chel gol li lo faseva anca so fiolo de zara!”. Come dargli torto.
AI SE EU TE PEGO!, voto 6,5
Allenatore: Stefano Masiero (MISTER)
Prima esperienza da allenatore, primo anno alla guida del Nogarole Nugas. Compito arduo il suo, risollevare le sorti di una squadra in crisi di risultato. Alla sesta partita della sua carriera riesce a gioire, porta a casa tre punti che mancavano da due stagioni in casa Nogarole. Un predestinato. Forse più un veterinario. È riuscito a far partorire una vittoria ai Nugas dopo una gravidanza lunga 18 mesi: come i rinoceronti!
Allenatore schietto, che non lascia spazio a fraintendimenti e molto esplicito nell’esprimersi con l’ausilio di espressioni tipiche venete raccoglie i primi frutti dei suoi dettami tecnico tattici.
Prepara bene l’incontro, schiera formazioni equilibrate ed utilizza al meglio la panchina senza sbilanciare la partita.
PASSION FRUIT, voto 7
La Stua
Falegnameria F.lli NARDI
La Voglia Matta
Stasera, ore 21.00, Nugas Arena.
Nogarole Nugas - Real Mantovano.
I ragazzi vogliono ripetersi dopo l'ottima prestazione fornita settimana scorsa con la prima vittoria stagionale!
Birra post vittoria, sorrisi dopo un 5 a 8.
Qui, La Stua
Grandi ragazzi!!!
Stasera, 20.15, Trissino.
Via N. Sauro n. 76
4^ giornata Serie A2 Girone A
Futsal Trissino - Nogarole Nugas
Faremo visita ai vincitori del campionato della scorsa stagione.
La Stua
Falegnameria F.lli NARDI
La Voglia Matta
Nugas presenti @ La Voglia Matta
PAGELLE 2° giornata
Stefano Rosa (FIOCCO)
Gli hanno fatto il fiocco. 6 per la precisione. 6 decorazioni su regali fatti da Stefano e compagni. Sotto le gambe, smanacciate, gol di testa, sul suo palo, a tu per tu. Prestazione non all’altezza delle performance fatte vedere settimana scorsa, una br**ta copia del buon giocatore salva-culo della precedente partita. Buona parte della responsabilità è però da attribuire alla patata di Rotzo: (in)seminarla, coltivarla, coglierla e mangiarla ha un grosso dispendio di energie psico-fisiche. Come dargli torto, si sa, la patata fa girare il mondo: tira di più una patata (con o senza buccia) che un carro di buoi. Assolto.
PURE’, voto 4,5
Matteo Nardi (GNAPPO)
Il capitano. Assente la scorsa partita, in questa rimette la fascetta al braccio e scende in campo con i compagni. La sua partita è però una storia triste, una storia senza lieto fine, assimilabile ad un corteggiamento di una bellissima ragazza. Invitarla ad uscire, portarla a cena, farle capire di essere un tipo per bene, eclettico, percepire la sua “disponibilità”, appartarti e poi.... e poi.... e poi niente, farla rimanere a bocca asciutta. Questa è la sua partita: fa da sponda, gioca di prima, si muove negli spazi, lotta, si sbatte, si presenta a tu per tu con il portiere e..... butta tutto nel luamaro! Quando si presenta l’ora di buttarlo dentro sale la frenesia, la voglia di spaccarla.... ma poi il piede diventa incontrollabile ed il pallone finisce a lato della porta avversaria.
CILECCA, voto 5
Riccardo Ghiotto (RIKI)
Piacevole rivelazione la scorsa settimana, in questa partita riconferma in parte quanto detto in precedenza. Da vero professionista qual’è si presenta al campetto mani in tasca, testa bassa, concentrazione a regime e massima attenzione ai particolari: scruta il campo, si gira attorno per capire come saranno disposti gli spalti gremiti e con la punta del naso cerca di prevedere il microclima all’interno della tensostruttura. Deve sapere quanto e come scaldarsi. Quando si rende conto che non ci sarà neanche un cane a guardarlo e che gli unici applausi che sentirà sono all’arrivo di qualche malcapitata donzella morosa di chissà chi, si ritira negli spogliatoi per prepararsi al match. La sua prova è condita dal primo gol con i Nugas, dopo essersi fatto una Veronica eludendo la marcatura avversaria. Pressa e lotta in solitaria perciò non possono che risultare azioni sterili al fine della prestazione.
VANITOSO, voto 5
Nicola Chiarello (NICO)
Scende da Nogarole alla volta di Montorso, si cambia, si scalda, ascolta i dettami tattici, trova la concentrazione, indossa la casacca e si accomoda in panchina. Incita i compagni, discute educatamente le decisioni arbitrali. Passa il primo tempo, non entra. L’arbitro fischia la fine del secondo tempo, Nugas sconfitto e lui non è entrato. Zero parole, zero lamentele, zero sbuffi, ma soprattutto zero contestazioni; si va a mangiare con il gruppo.
UOMO PRIMA; CALCIATORE POI, voto 7
Marco Santacà (SANTA)
Matador di giornata grazie alla sua doppietta. La prima rete è frutto della rabbia accumulata per alcuni falli non fischiati e qualche entrata troppo dura: staffilata da centrocampo che tocca la traversa prima di superare la linea di porta. La seconda rete esce da una buona protezione di palla con il fisico facendo perno sul difensore con la schiena e liberando un destro che passa sotto le gambe del portiere avversario. Il resto della partita è il solito monologo da soldato di prima linea: sportellate, pedate, contrasti al limite del regolamento. La sua corsa per i gradi da ufficiale è appena iniziata.
SERGENTE, voto 6
Colombina Luca (BINA)
In piena stagione venatoria l’uccellaccio sente la pressione per l’impallinamento (a***e?) e perciò la prestazione sportiva non può che risentirne. Settimana scorsa trovava spesso rifugio nel suo nido e questo giovava al suo fisico, questa settimana, evidentemente, ha dovuto sprecare più energie del solito nel praticare il self made. Sorvola la fascia di competenza ma il più delle volte si presenta in ritardo quando i compagni provano ad imbeccarlo, non risulta preciso in qualche passaggio e arranca in qualche recupero di posizione.
PREDA, voto 4,5
Marco Beretta (MARCO)
Nulla si può dire a questo ragazzo. Impegno e costanza fanno di lui un stimato calciatore di calcetto. Mai una parola fuori posto, mai lamentele a danno della squadra ma soprattuto costanza nella performance atletica. Mai stanco o sotto tono, sempre sul pezzo. Duro. Lo vedesse la cantante tedesca Sandra gli dedicherebbe senza dubbio la sua canzone hit: “Lo voglio duro”. Ma soprattutto “che faccia male quando sale” in fascia per proporsi al triangolo. Duro, duro.
ART OF LOVE, voto 5
ZARA
Parte titolare come centrale difensivo ed esibisce marcature blande che, con la complicità del portiere, costano subito un gol di svantaggio. Instrada il nervosismo iniziale in marcature più ruvide del solito, entrate pesanti, discussioni con l’arbitro e diverbi vari con gli avversari. Si distingue in campo per la tenacia ed il coraggio nell’avventarsi sul pallone: nel tentativo di anticipo è protagonista di una capocciata con un rivale che costringe entrambi a cadere a terra. Si rialza ed esclama: “Sa ghe se? tutto ben dai, nemo!”.
ROCCIA, voto 4,5
Baldisserotto Alessandro (BALDI)
Che fosse il sosia del capitano dei guardiani della notte lo si era capito, quello che ancora c’era da capire è se sarebbe in grado di fare la sua controfigura. Ebbene si, mal che vada, un futuro da attore non glielo toglie nessuno. Grottesco nel rivolgersi ai compagni, patriottico nell’incitare la rivolta, si immedesima nella parte del vinto dopo l’entrata di un avversario. Le sue urla riecheggiano tuttora all’interno del teatro dello scontro in Zermeghedo, grida da brividi lungo la schiena. Il “duro” spiega all’avversario i suoi impegni all’indomani della partita, vuole chiarezza sul motivo del suo gesto, minaccia la sua incolumità. Prima di tutto ciò, però, mette in scena alcune sue coreografie: furbizia nel far ammonire un avversario che non rispetta la distanza e bordate sul secondo palo con la speranza di deviazione in porta.
MELODRAMMATICO, voto 4,5
Anthony Richards (ANTHONY)
Il Gonzalo vicentino segue le orme del Gonzalo argentino, e c’è poco da essere Allegri. Il moschettiere entra in campo con la rabbia giusta per vendicare l’attentato a Luigi XIII. Basti pensare che nei momenti di riposo in panchina fa la conta dei danni arrecati agli avversari. Il motto è semplice: un attentatore in meno! Non fa nulla per nascondere il palese nervosismo e tra una spallata e l’altra riesce a piazzare quella giusta per far volare l’avversario fuori dal campo. Home run! Rissa sfiorata e avanti con la partita. Tira sempre in porta incrociando sul secondo palo nella vana speranza di propiziare il tap-in decisivo di qualche compagno nei paraggi ma, ahimè, trova il palo e negargli la gioia personale.
ALLARMATO, voto 4,5
CORVO
Entra in campo per aggiungere peso in attacco e cercare di raggiungere il pareggio. Da alla squadra un piglio più offensivo nel tentativo di tenere gli avversari nella propria metà campo. Prova lo scatto, usa il fisico e cerca la porta con il suo puntone. Non trova il gol ma aggiunge minutaggio nelle gambe utile per trovare la forma partita.
IN RODAGGIO, voto 4,5
Luca Peruzzi (LUCA)
Prestazione anonima, se tocca quattro palloni sono tanti. Trova però il tempo di reagire ad un fallo, tirarsi a parole con l’avversario e al momento del cambio calciare una bottiglietta d’acqua nel campetto affianco (con offese annesse).
SVALVOLATO, voto 4
La Stua
La Voglia Matta
PAGELLE 1° giornata
Stefano Rosa (FIOCCO)
Dopo un anno sabbatico ritorna tra i pali dei Nugas e, a detta del mister, lo fa in grande stile. Un paio di amnesie iniziali lo mettono in discussione ma poi si riscatta respingendo le svariate conclusioni a botta sicura degli avversari. Chiama, riprende ed ammonisce i compagni tutta la partita mugugnando versi di vario genere. Si mette poi in luce in un paio di uscite basse e finisce con l’esultare mostrando il dito medio ad un avversario dopo una presa plastica su di un cross sul secondo palo. Al ritorno negli spogliatoi il suo pensiero ritorna alle imminenti GIF di presentazione che verranno pubblicate sul profilo Facebook della squadra.
IN GRANDE SPOLVERO, voto 6,5
Bonny Bonacia (IVAN)
Scrive il nome e consegna il compito in bianco. Tradotto: fa l’appello con l’arbitro, viene ripreso dallo stesso a causa del colore della sua maglietta e poi resta in panchina.
ALLA PROSSIMA, voto N.C.
Riccardo Ghiotto (RIKI, come il cantante di “Perdo le parole” )
Montecchio Maggiore come città natale, Arzignano come terra di conquista (commercialista docet). Il nuovo acquisto portato dalla piccola colonia Montecchiana instauratasi nel ventunesimo secolo in quel di Nogarole porta vitalità, sex-appeal e centimetri (sì, centimetri in tutti i sensi) in squadra. Pronti, via e parte titolare, ha la fiducia del mister e tenta di ripagarla con incursioni in fascia, stop e tiri in porta. Silenzio e irruenza agonistica fanno di lui un giocatore molto apprezzato dal gruppo e di futura affidabilità. Paga, come tutti, il brutto andamento della partita, mostrando segni di insofferenza per qualche giocata non riuscita.
WELCOME BOY, voto 5
Marco Beretta (IL BELLO)
Sì è lui, l’amico dell’igrometro femminile. Bello, attraente ma sopratutto robusto. Forte del suo fisico palestrato non tira mai indietro la gamba (la terza?), lotta su ogni pallone e pressa. Quest’ultima azione lo premia consentendogli di intercettare palla davanti il portiere avversario e penetrare la porta avversaria buttandolo dentro, il pallone. Prima rete stagionale che fa ben sperare i tifosi, la squadra e le sue fan (invisibili).
TOY BOY, voto 6
Colombina Luca (BINA)
A fine partita riceve i complimenti dell’allenatore: grande prestazione! Noi sottoscriviamo quanto detto dal mister e ci complimentiamo con lui! Vecchia conoscenza delle nostre pagelle, spesso abbiamo avuto l’onore di raccontare le sue gesta giocando con il suo cognome: il colombo svolazza in fascia….il colombo sorvola l’area….stavolta però il colombo fa un gol “schi-to”! Come il volatile di riferimento, la fa (la rete) quando meno te l’aspetti: si lascia andare allo stimolo e beffa il difensore avversario piazzandola in rete. Quando scappa scappa! Il resto della sua partita è un alternarsi di scatti e ripartente in fascia che ben fanno sperare per le future partite.
IN DECOLLO, voto 6,5
Alberto Trattenero (TRATTE)
Il presidente, il dirigente, il gigante buono. Sveste i panni del mister traghettatore per re-indossare quelli di giocatore. La voglia di giocare è troppa, per cui si mette a disposizione del coach che lo piazza ultimo uomo davanti al portiere. Un pò in ritardo di condizione sbaglia qualche chiusura, qualche passaggio risulta essere impreciso però è anche protagonista di un intercettazione provvidenziale con il tacco della gamba di richiamo: la tecnica c’è, basta solo grattar via un pò di ruggine.
CORTEN, voto 5
Marco Santacà (SANTA)
Il nuovo numero 10 del Nogarole ricomincia da dove ha finito l’anno scorso: in crescendo. Il giovane Marco prosegue la sua crescita esponenziale alle dipendenze del nuovo mister che gli cambia ruolo per sfruttare le sue doti da impact-man. Da pivot offensivo fa a sportellate con tutti, finisce spesso a terra e tatua le sue gambe con i lividi lasciati dagli avversari. Come tutta la squadra soffre il black out del secondo tempo in un susseguirsi di corse a vuoto e marcature p***e. Il gol non è arrivato ma la richiesta di amicizia è stata inviata.
PERSONA CHE POTRESTI CONOSCERE, voto 5
(ZARA)
Il primo dei tre moschettieri acquistati quest’anno. Zara, Baldi e Anthony formano un terzetto inseparabile che ad inizio partita si unisce a triangolo (sessuale?) per caricarsi in solitaria prima del match. Fisico slanciato e forza fisica fanno di lui un valido giocatore, utilizzabile sia come laterale che come pivot difensivo. La sua statura gli permette di imporsi fisicamente nei contrasti e le sue gambe fanno si che siano le prime ad arrivare sul pallone per anticipare l’avversario. In fase di adattamento con i nuovi compagni soffre come tutti la superiorità avversaria.
MISTER X, voto 5
Baldisserotto Alessandro (BALDI)
La leggenda narra che il presidente dei Nugas voglia conquistare prima la promozione in A1 e poi, di rapina, conquistare Grande Inverno. Come? Ingaggiando il Jon Snow di Nogarole. Barba importante, modi spartani ed esplicita autocritica colorita fanno di lui il “cattivo” della squadra. Mancino di piede, con senso della posizione, viene schierato come centrale con mansioni di impostazione. Gioca, incita i compagni, morde le caviglie avversarie ma poi anche lui cede al calo di concentrazione confidandolo esplicitamente al mister. Persa una battaglia, non la guerra.
BRUTO, voto 5
Anthony Richards (ANTHONY)
Il terzo moschettiere, l’italo-americano con un passato da portiere. Tartaruga rovescia nel ventre, capello corto, numero nove sulle spalle e continui richiami ai compagni: l’Higuain dei poveri! Schierato pivot, quando viene chiamato in causa mette tutta la sua rabbia agonistica per arrivare al gol ma finisce per trovare un contrasto che lo fa cadere malamente sulla spalla destra. Questo infortunio lo condizionerà per il resto della partita finendo per abbandonarla prima del dovuto.
KNOCKOUT, voto 5
(CORVO)
I suoi ratti somatici, il viso truce e il capello nero lungo fanno di lui il Keanu Reeves de noialtri. Stazza possente rallentata da qualche chilo di troppo lo trasforma in un carrarmato da gol. Il campetto da calcetto è il suo Matrix e come tale quando punta l’avversario allungandosi il pallone per superarlo di scatto si assiste ad una scena da bullet time (scena rallentata quando Neo schiva il proiettile) però alla velocità reale: la palla supera l’avversario senza però che lui riesca a riprenderla. Dote rara in squadra è il suo bolide di punta che gli permette di essere pericoloso in fase d’attacco e creare pericoli per il portiere avversario.
PILLOLA BLU, voto 5
Luca Peruzzi (LUCA)
Quando viene chiamato in causa sembra essere spaesato, commette parecchi errori di impostazione e non fornisce la quantità/qualità/velocità richiesta per il ruolo di laterale.
LUCA CHI?, voto 4,5
Mister: Stefano Masiero
La Stua
La Voglia Matta
Nogarole Nugas C5 2 - Montecchio Padovan Serramenti 7
Al Nogarole Arena va in scena la prima giornata del campionato Serie A2 Girone A, tra i padroni di casa ed il Montecchio Padovan Serramenti. Risultato a favore degli ospiti che si esibiscono in un ottimo gioco: scambi veloci, ottime rotazioni e uno-due pregevoli.
Il primo tempo vede i Nugas portarsi in vantaggio grazie al laterale Colombina che sfrutta una marcatura blanda del difensore avversario per imbucare in rete di sinistro. Grazie a delle buone diagonali ed a una difesa compatta i ragazzi riescono a tener testa all’ottima compagine castellana che però riesce nella rimonta grazie a due gol su punizione ed uno su azione: 1 a 3 e tutti negli spogliatoi.
Secondo tempo shock per i nostri, il rientro in campo è la br**ta copia di quanto fatto vedere nella prima mezz’ora: confusione, agitazione e frustrazione fanno da sovrani. Le marcature non vengo chiamate, i passaggi sono imprecisi e si finisce per regalare palla agli avversari. Il Montecchio sfrutta questa situazione schiacciando il Nogarole nella propria metà campo e dando parecchio lavoro al nostro portiere che in più di un’occasione riesce a strappare applausi. I ragazzi fanno intravedere una timida reazione ma ormai è troppo tardi e il passivo continua ad aumentare. Ad accorciare le distanze ci pensa il nostro Beretta che intercetta un passaggio in area per poi conclude a rete portando il risultato sul 2 a 5.
Una sconfitta da utilizzare come punto di partenza, un primo tempo che fa da start ad un gruppo rinnovato per metà, un insieme di persone nuove che si deve amalgamare per diventare Squadra.
COME ON GUYS!
La Stua
La Voglia Matta
06/10/2017
Stasera inizia una nuova stagione per i ragazzi del Nogarole Nugas!
Ore 21.00, Nugas Arena (palazzetto di Nogarole, via G. Albanello n. 9), prima partita del campionato amatoriale Serie A2 Girone A.
Vi aspettiamo!
Cena post amichevole, settimana prossima inizia la stagione!!
Prossimamente la presentazione della squadra!
Cari amici e tifosi siamo felici di comunicare che siamo pronti per la nuova stagione 2017/18. Pronti e motivati a riscattare la scorsa stagione che per noi è stato l'anno ' zero'. Nuovi innesti vanno ad aggiungersi al gruppo, nuovo allenatore. Insomma da settembre si parte con la preparazione. Più avanti novità sul lavoro del gruppo e calendario partite. Intanto buone vacanze e sempre forza Nugas!!!!!!!!!
Questa sera partita importantissima in quel di Nogarole.
Oh si rinasce oppure si potrebbe colare a picco.
Come ogni maledetto venerdì un passo, un centimetro alla volta.
Vai Nugas
Anche se in ritardo a voi le pagelle della scorsa partita.
La partita:
Stessa storia, stesso posto, stesso risultato. Sconfitta in casa per mano del Valchiampo Celtics 1 a 4. Zero alibi, zero scuse, zero progressi. Passo indietro rispetto alle partite precedenti essendo il secondo incontro di fila con zero gol all'attivo: sì, il gol fatto è un autogol!Giocatori di casa incapaci di creare gioco, imprecisi e molli. Più che il risultato è l'approccio alla partita a preoccupare, il carattere che stenta ad uscire e quella rabbia agonistica che ti porta ai risultati inaspettati. Meglio non aggiungere nient'altro.
Ivan Gennaro
Seconda partita con la coscienza pulita: fa il suo lavoro, a sua detta "para il parabile", e ci mette la faccia. Mette il viso nel vero senso della parola: riceve una ginocchiata nello zigomo, esce per medicarsi e successivamente anticipa un avversario prendendo la palla di fronte piena. Pubblico, ed avversario, allibito: "non ha paura?" Guai, paura e schei mai avui! Chi il migliore in campo? Domanda retorica.
BALUARDO, voto 6,5
Matteo Nardi
Capo ultras in spogliatoio a fine partita, giocoliere durante la gara. Prende fiducia nelle sue doti ed al solito menù di settimana scorsa aggiunge finte direzioni di passaggio (con tanto di fischio della punta a contatto con il parquet) e cambio piede con tocchi di suola. Non smette di stupire e delizia gli ospiti. Ahimè le gambe e la condizione non sono delle migliori commettendo errori di impostazione e di passaggio. Più che vario, il menù sembra avariato.
INDIGESTO, voto 4,5
Marco Santacà
Prima arriva la grinta e poi arriva lui. Prima ti arriva lo "schiaffo" psicologico e poi quello fisico. La corporatura gli permette di fare touch con chiunque e di uscire indenne da un entrata di un saltatore in lungo. Già, l'avversario stacca da terra a due metri dal pallone e con piedi uniti ara tutto quello che trova, Marco compreso. Bel gesto di per sè ma purtroppo fuori luogo: è calcetto a 5, non atletica leggera. Inutili le proteste, ba***e cartellino giallo e tanti saluti. Inizia ad apprendere i dogmi del calcetto tra i quali i tocchi di suola ed il tiro con la punta, chi ben inizia è a metà dell'opera.
INDESTRUCTIBLE, voto 5
Luca Peruzzi
Pecora nera, orribilmente entra in campo con pantaloncini di un altro colore: già è scarso in più si presenta così... Poro can. Sì fa prima a dire cosa gli riesce bene: sedersi in panchina.
INGUARDABILE, voto 4
Marco Beretta
L'inguine è guarito e si vede. Non si sa se sia un pro oppure un contro perché se è guarito vuol dire che è rimasto a riposo, riposo vuol dire niente attività, niente attività segna un periodo di vacche magre. Ecco appunto, vacche magre....(ma pur sempre vacche).
Riceve incitamenti dal mister, che più volte si complimenta per le sue giocate, dimostra di essere in giornata ma purtroppo è l'unico dato che i suoi compagni risultano essere apatici e pensano più al post gara che non alla partita in se: sconfitta inevitabile.
REGENERATED, voto 5
Aronne Consolaro
Con lui si completa la triade dei "vecchi": classe 82 con barba e capelli da vendere. Capelli che, per acconciatura e colore, ricorda l'Henrik Larsson dei tempi migliori. Somiglianza sempre più affine quando lo vedi giocare: falcata facile con la palla tra i piedi, buon controllo e ottimi inserimenti. Se poi ti raccontano che ha esordito con i Nugas con un gol di testa a calcetto a 5 allora capisci che forse di secondo nome potrebbe fare tranquillamente Henrik. Dotato di buona tecnica poco può quest'oggi con la pigrizia generale nonostante lui ci metta tutta la sua buona volontà.
STELLA, voto 6
Nicola Chiarello
Esordio e presentazione. Carattere mansueto, posato nel rapportarsi con i compagni ed educato in spogliatoio. Nogaroliano DOC, accetta le scelte tecniche dell'allenatore con calma olimpica, lasciando intravedere un incoraggiante ottimismo. Con la pacatezza che lo contraddistingue si accomoda in panchina ed attende il suo turno: il cambio arriva ma l'esordio con i compagni non è però dei migliori. Pochi i minuti giocati per esprimere un giudizio completo ed azzardare un paragone; partecipa all'impostazione dell'azione, segue le rotazioni e detta buoni passaggi.
NEW ENTRY, voto 6
Diego Carradore
La serata sembrava aver preso una bella piega notificando una multa a entrambi i suoi due compagni che arrivano in ritardo. Sorriso ad accoglierli, simbolo dell'euro sugli occhi e frase tipica di Paperon dei Paperoni stampata in fronte: "Chiunque mi deva meno di 2 €, è un morto di fame!" Poi però la contropiega: prestazione insufficiente come tutta la compagine, sofferenza fisica nelle marcature e stanchezza psicologica.
EVASORE, voto 4
Federico Grieco
Gioca, suda, prende iniziativa personale, gioca, torna in difesa, tira, gioca e stremato chiede il cambio. Nonostante tutto la prestazione è opaca e non riesce ad emergere nelle sue giocate. Giornata no per lui e compagni certificata dalle innocue azioni offensive che raramente si concludono con il tiro in porta.
IN PAUSA, voto 4,5
Manuel Zordan
Se c'è gioca, e gli vengono affidate le chiavi della difesa. Lui è "l'ultimo" e come tale si comporta: lotta, respinge e anticipa. Ecco, anticipa: dote preferita del mister, innamorato di tale caratteristica e perciò suo grande fedelissimo nonché titolarissimo. A parere personale, aldilà di Ivan, è quello che meno sfigura in quanto sfodera comunque tutto il suo repertorio trovando anche da ridire su alcune idiozie avversarie nel giustificare un fallo. Co-protagonista del coro finale; se c'è Manuel c'è gioia.
CERTEZZA, voto 5
Michele Santagiuliana
Se non l'avesse toccata l'avversario buttandola nella sua porta l'avrebbe appoggiata in rete lui siglando il suo primo gol stagionale. Gol che sarebbe stato festeggiato alla Napoleone: mano destra dentro la giacca(maglietta) con il palmo appoggiato allo stomaco, braccio sinistro dietro la schiena e posizione retta con sguardo all'infinito. Splendida visione rimandata. Partita con le sembianze di una piccola Waterloo, con l'incubo di Sant'Elena ancora remoto, dove però si rafforza la leadership del suo comandante: incoraggia i compagni e sprona alla grinta che è assente non giustificata. Alle parole accompagna i fatti e quando gioca da tutto, le doti tecniche son quelle che sono però lui è uomo di saggezza e comando è niente e più importante di tenere le truppe unite e rivolte verso un obbiettivo comune.
"CHI TEME D'ESSERE CONQUISTATO È PROSSIMO ALLA SCONFITTA" cit. Napoleone B.) voto 5
Manuel Peretti
La statistica vuole che sbagli 6 controlli di palla su 5 passaggi. Ma come? Cinque passaggi per lui e sbaglia sei stop? Eh si... con queste parole il mister lo "incoraggia" verbalmente a fine primo tempo. Il ragazzo non si fa prendere dal panico, sistema i calzettoni e torna in panca con la stessa nonchalance con cui si aggiusta il ciuffo. I numeri seguenti non sono proprio incoraggianti, però si impegna per ribaltare il trend facendosi apprezzare per il suo scatto alla Bip Bip.
STOCASTICO, voto 4,5
Clicca qui per richiedere la tua inserzione sponsorizzata.
Ubicazione
Digitare
Sito Web
Indirizzo
36070
Palestra Scuole Medie "Fogazzaro"/Via Nazario Sauro/Palasport Comunale/Via Dante
Trissino, 36070
www.pallavolotrissino.it
Via Dante – C/o Palasport Comunale
Trissino, 36070
"DURI, CATTIVI, PROGRESSIVI!!"
Via Dante Alighieri 32
Trissino, 36070
🏒 Hᴏᴄᴋᴇʏ sᴜ Pɪsᴛᴀ 🇮🇹 Sᴄᴜᴅᴇᴛᴛᴏ ‘78, ‘22, ‘23 🏆 Cᴏᴘᴘᴀ Iᴛᴀʟɪᴀ ‘74, ‘23 🇪🇺 WSE Eᴜʀᴏʟᴇᴀɢᴜᴇ ‘22 🏆 Sᴜᴘᴇʀᴄᴏᴘᴘᴀ Iᴛᴀʟɪᴀɴᴀ ‘22, ‘23 🌍 Cᴏᴘᴘᴀ Iɴᴛᴇʀᴄᴏɴᴛɪɴᴇɴᴛᴀʟᴇ ‘22
Trissino
Per fare atletica leggera basta poco e tanto. Solamente una tuta...un paio di scarpe da ginnastica e
Trissino
Società sportiva dilettantistica di Basket con sede a Trissino (VI).