Donne per le Donne. Sicurezza Personale, autodifesa, consapevolezza di genere. Il Gruppo Donne MONONOKE®, interno alla Scuola Yoshin Ryu di Jutaijutsu, persegue il fine di promuovere, valorizzare, diffondere e salvaguardare i diritti delle donne, nonché la solidarietà e la sicurezza femminile nel contesto familiare, scolastico, lavorativo, sportivo e sociale in genere.
Normali funzionamento
la Repubblica
Scarpe rosse. Questa volta ai piedi degli uomini.
La mascherina dello stesso colore e un filo di lana - sempre rosso - per mantenere il distanziamento ma anche per collegare idealmente tutti gli uomini contro la violenza sulle donne. "Uomini in scarpe rosse" è il flashmob organizzato a Biella da Paolo Zanone, imprenditore tessile e direttore artistico della compagnia Teatrando, che si è armato di vernice e bombolette rosse per colorare vecchi mocassini e sneakers di chi era sprovvisto di calzature "appropriate "per l’evento.
"Ne ammazzano una al giorno ma io vedo solo donne manifestare, protestare, gridare aiuto - ha scritto nei giorni scorsi la giornalista Milena Gabanelli su Twitter - Non ho visto una sola iniziativa organizzata dagli uomini, contro gli uomini che uccidono le loro mogli o fidanzate. Dove siete? Non è cosa da maschi proteggere le donne?".
Di qui l'idea degli attori della compagnia Teatrando, che partiti dal Ponte della Maddalena sono arrivati fino al centro della città, dove hanno mostrato una serie di cartelli. Messaggi sul tema "da uomo a uomo", per dire basta alla violenza sulle donne.
Se vuoi rimanere aggiornato sui temi della violenza di genere e del gender gap, scopri la newsletter "Scusi, lei"
Yoshin Ryu
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Continua...
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Yoshin Ryu
✒️ https://www.yoshinryu.com/lettera-al-presidente-del-consiglio
Con l'inaugurazione del nuovo Governo, la Yoshin Ryu ha in data odierna indirizzato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi, inoltrandola per conoscenza alla Ministra per le Politiche Giovanili, On. Fabiana Dadone.
Lo Sport è un motore silenzioso... è arrivato il momento di ascoltarlo.
Leggi la nostra lettera ⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️
✒️ https://www.yoshinryu.com/lettera-al-presidente-del-consiglio
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CONI Uisp Nazionale Uisp Torino UISP Piemonte Fijlkam Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali Domenico Falcone Samuraishinbun Ministero della Salute Consiglio regionale del Piemonte Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale – Presidenza del Consiglio dei Ministri Palazzo Chigi - Presidenza del Consiglio dei Ministri La Stampa la Repubblica Corriere della Sera Corriere dello Sport Corriere Torino La Stampa Torino UFFICIO STAMPA RAI Franco Biavati Daniela Mononoke Antonio Amorosi Marzio Kenji Turtoro #yoshinryutorino Fabrizio Ricca Alberto Cirio Simona Zamboni Silvio Magliano - Un amico in Comune, in Regione Marco Chessa Il Riformista Il Fatto Quotidiano Mauro Laus
Yoshin Ryu
Yoshin Ryu è lieta di annunciare la graduale riapertura ALL'APERTO delle sue attività.
🎯 In accordo con le normative di prevenzione Covid (valide sia per zone "gialle" che "arancioni"), inauguriamo, a partire da lunedì 1° Febbraio 2021, un mese di attività tematica individuale all'aperto presso l'Impianto Crescenzio (Honbu Dōjō) in Lungo Dora Colletta 51 a Torino.
L'attività è riservata agli Associati Yoshin Ryu.
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https://www.yoshinryu.com/news/mese-dello-shuriken
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Yoshin Ryu
Al Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport
Dott. Vincenzo Spadafora
Via della Ferratella in Laterano, 51
00184 ROMA
Torino, li 12 Gennaio 2021
Egregio Ministro,
in questi primi giorni del 2021 Le scriviamo dopo un anno di lockdown alternati che ha sfibrato i nostri muscoli e le nostre menti seppur bene “allenate” da oltre 40 anni di attività nelle nostre arti marziali.
Siamo un’Associazione Sportiva Dilettantistica di Torino, una di quelle realtà cui spesso ci si riferisce come hobbistica, talvolta amatoriale, di certo non professionale nè tantomeno professionistica. Per questi e altri fraintendimenti, come quello che non considera lo sport come fondamentale per una società in salute, fisica e mentale, siamo sempre stati “in coda” alle preoccupazioni di ogni governo, che fosse esso territoriale o centrale, più impegnati a contrastare l’emergenza sanitaria e poi quella economica. Nel paradigma della produttività non si tiene in considerazione l’alto valore sociale ed economico, del nostro stare in piedi.
Con le nostre attività i giovani istruttori hanno la possibilità di formarsi, di gravare sempre meno sulle famiglie e sugli ammortizzatori sociali, riducendo per sé stessi e per gli atleti di ogni età la spesa pubblica in ambito medico con una vasta prevenzione e riducendo i fenomeni di devianza per la gioventù.
Il Covid ha fermato le nostre attività, ci ha costretti in casa durante il primo lockdown, spesso davanti ad uno schermo, a riscoprire ancor più profondamente quanto le nostre attività siano indispensabili.
Le aperture a singhiozzo o l’impossibilità di mantenere lo stesso livello di standard dei nostri sport ha abbattuto il numero dei partecipanti, oltre che impedendo l’apertura delle sedi site nelle palestre scolastiche, nel periodo primaverile-estivo non riuscendo quindi a fornire il sollievo in cui speravamo. Il nostro adeguarci immediatamente alle norme di prevenzione Covid ha permesso la drastica riduzione della possibilità che dalle nostre strutture si propagassero focolai di contagio, ma questo sforzo, programmatico ed economico, ci sembra non sia stato preso in considerazione da chi avrebbe potuto o dovuto discernere tra ciò che era giusto fermare e ciò che avrebbe potuto continuare in sicurezza.
Ministro, abbiamo sperimentato anche noi l’attività online, cercando di promuovere una possibilità di “riduzione del danno”, per scoprire, nel vedere una partecipazione degli associati di circa il 3%, che ciò che rende unico ciò che facciamo non è la tecnica o la performance ma, ancor più che per i cosiddetti agonisti, ciò che rende unico ciò che facciamo sono le relazioni umane, la socialità e il contatto, sensoriale, emotivo, educativo – il confronto in cui può trasformarsi anche uno scontro, quando è possibile guardarsi negli occhi, tenersi le mani, senza filtri, senza schermi, tastiere, microfoni e videocamere. E non c’è piattaforma online che possa replicare anche solo in minima parte la bellezza – e l’umanità – delle attività di matrice psico-fisica che noi e altre migliaia di operatori in tutta Italia portiamo avanti.
I ristori hanno sfiorato certo anche noi, ma con dinamiche incomprensibili: l’esclusività di uno o dell’altro, ad esempio, ha fatto sì che una realtà facesse richiesta per un ristoro, ad esempio, di 2 e questo precludesse la possibilità di richiederne uno, promosso successivamente dalla Pubblica Amministrazione, di 5. E ancora la proporzionalità dei ristori con “il fatturato”, fatturato che, ricordiamo, è per sua natura commerciale, e riguarda le ASD solo in piccolissima parte rispetto all’attività istituzionale (le quote di partecipazioni ai corsi).
A livello territoriale le spese correvano e corrono – le utenze, gli affitti (nel nostro caso oneri di concessione alla Città), la manutenzione aggiuntiva, le spese per i collaboratori - e l’affaticamento del primo lockdown è diventato la disperazione del secondo.
La proposta di tenere lezioni all’aperto non è percorribile nell’inverno del Nord Italia - con le sue bassissime temperature, frequente pioggia e neve: avventurarsi in maniera continuativa in tale direzione, oltre a precludere la partecipazione dei bambini ad essere quindi solo per pochi adulti, rischierebbe di incrementare la possibilità che i nostri associati si influenzino, concorrendo alla ben nota congestione delle strutture sanitarie quandanche periferiche.
In ultima istanza Ministro, le chiediamo di sforzarsi maggiormente affinché le realtà sportive del nostro Paese possano riprendere a vivere in sicurezza, con le capacità organizzative che abbiamo già dimostrato. Rispettando le regole, aiutateci a riprendere a vivere.
Come le foreste sono il polmone del Pianeta, lo sport è il polmone della società: ciò che ci fa correre, ciò che ci fa espellere tossine (anche interiori), ciò che ci fa crescere come esseri umani, ciò che ci rigenera, ciò che ci fa letteralmente respirare. Ci aiuti, Ministro, a ricominciare a respirare.
L’Associazione Yoshin Ryu ⛩️
https://www.yoshinryu.com/lettera-aperta-al-ministro-spadafora
Siamo chiusi ma... #losportdifendelasalute
#jutaijutsu #yoshinryutorino #salviamolepalestre #sportesalute #torino #artimarzialitorino #leartimarzialidifendonolasalute #difendiamolosport Uisp Nazionale FIJLKAM Fijlkam Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali CONI Uisp Torino UISP Piemonte Palazzo Chigi - Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministero della Salute
Yoshin Ryu
⛩️ Siamo spiacenti di comunicare che, allo stato attuale e a seguito dell’emanazione dell’ultimo DPCM, le attività di tutte le sedi della nostra Scuola sono temporaneamente sospese.
Seppure ci siamo spesi per fare la nostra parte nella limitazione del rischio di contagio Covid, ottemperando per tempo a ogni misura predisposta dai DPCM precedenti e loro protocolli attuativi, ci ritroviamo ad affrontare questa nuova chiusura incomprensibile, impropria e che mette gravemente in pericolo la sopravvivenza della nostra come delle altre migliaia di realtà che hanno una forte valenza sociale prima ancora che sportiva.
Ci risulta tra l’altro che da nessuna palestra si siano diramati recenti contagi e che l’adeguamento scrupoloso alle norme da parte della maggioranza delle Associazioni sportive e palestre sia stato confermato anche dai recenti controlli profusi dai NAS nelle scorse settimane.
Vi terremo comunque aggiornati sugli sviluppi della situazione: speriamo che i nostri giovani e meno giovani atleti possano ritornare presto nei nostri dōjō.
Siamo chiusi ma... #losportdifendelasalute
L’attività fisica tutela il nostro benessere, fisico, psichico ed emotivo: difendiamo lo sport!
La Scuola Yoshin Ryu ⛩️
#jutaijutsu #yoshinryutorino #salviamolepalestre #sportesalute #torino #artimarzialitorino #leartimarzialidifendonolasalute #difendiamolosport Uisp Nazionale FIJLKAM Fijlkam Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali CONI Uisp Torino UISP Piemonte Vincenzo Spadafora Palazzo Chigi - Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministero della Salute
Lorenzo Tosa
Se n’è andata in silenzio, ieri pomeriggio, in una stanza d’ospedale, dove era stata trasferita dal carcere in seguito al precipitare delle sue condizioni.
Se n’è andata al 238esimo di uno sciopero della fame con cui chiedeva un processo equo in un Paese, la Turchia, in cui l’equità e la giustizia sono concetti inesistenti. Specie se sei donna. Specie se sei un’avvocata per i diritti umani. Specie se non pieghi la schiena di fronte a un potere che vorrebbe tapparti la bocca.
È morta così, Ebru Timtik, di fame e di ingiustizia. Il suo cuore si è fermato semplicemente perché non aveva più nulla da pompare in un corpo scarnificato dall’inedia.
È morta per difendere il suo diritto ad un giusto processo, dopo essere stata condannata a 13 anni, insieme ad altri 18 avvocati come lei, detenuti con l’accusa di terrorismo, solo per aver difeso altre persone accusate dello stesso crimine.
È morta come Ibrahim e come Helin e come Mustafa del Grup Yorum, morti dopo 300 giorni di digiuno per combattere la stessa accusa.
È morta combattendo con il proprio corpo, fino alle estreme conseguenze, una battaglia che nella Turchia di Erdogan non è più possibile combattere con una parola, un voto, una manifestazione di piazza.
È morta come fanno gli eroi, sacrificando la propria vita per i diritti di tutti.
C’è solo un modo per celebrare la memoria di questa grande donna: non restare zitti. Far arrivare la sua voce il più lontano possibile, dove lei non può più arrivare.
Ci sono idee così forti capaci di sopravvivere anche alla morte.
Addio Ebru. Viva Ebru.
NarrAzioni Differenti
Declinare i mestieri al femminile non è come i benaltristi amano farci credere una questione minore o un discorso da caricaturizzare tra una squallida battuta e l'altra, è riconoscere che le donne possano ricoprire ruoli diversi da quelli tradizionali, ruoli da sempre occupati dagli uomini. Ci chiediamo infatti: perché cameriera sì e sindaca no, perché infermiera sì e ingegnera no, perché maestra sì e ministra no?
Non nominare le donne, non riconoscere un femminile in tanti settori lavorativi è un modo per mantenere lo status quo.
Ai finti puristi della lingua, a tutti coloro che storcono il naso davanti a "ingegnera" "avvocata" "meccanica" "ministra", ribadiamo che la lingua è dinamica, in continua evoluzione, si adegua alle necessità della società e ai suoi cambiamenti.
Immagine via Fumettibrutti
Abbatto i Muri
I muri dicono cose che.
(Old but gold)
Se Non Ora Quando - News
#PROVATEADIMMAGINARE
"30 uomini.
Erano tutti in fila davanti alla porta di una stanza d’hotel. In fila per stuprare una ragazzina di 16 anni.
TRENTA uomini, provate a ripetere questo numero lentamente e a immaginarli uno per uno. Trenta arrapati, luridi, uomini.
Trenta pantaloni che si slacciano davanti a una ragazzina sola, indifesa, alterata da una droga.
Sessanta mani che toccano. Mi fermo qui.
Provate a immaginare cosa possano averle fatto.
Provate a immaginare a ritrovarsi con un corpo usato, abusato, stuprato da trenta uomini.
Trenta peni.
Provate a immaginare a continuare a vivere quando così tante persone ti hanno torturato, deumanizzato, ridotto a un mero oggetto da rompere.
Provate a immaginare cosa possa succedere all’identità di una persona il cui io, la cui soggettività, la cui volontà non sono esistite per nessuno di quelli. Nemmeno per il direttore dell’hotel che nonostante la segnalazione non è intervenuto (è stato arrestato).
Provate a immaginare alla solitudine di chi muore dentro per colpa di uomini il cui organo sessuale valeva più di tutto.
Abbiamo un problema con una grande fetta del genere maschile ed è arrivato il momento di una riflessione globale su questo, una riflessione che deve partire dagli uomini.
(Se condividete il post fate caso a quanti dei vostri contatti di sesso maschile commenteranno, ditecelo nei commenti).
Mi spiace, chiedo venia a tutte, ma io in questo momento riesco solo a pensare alla castrazione fisica per ogni singolo criminale stupratore che ha partecipato a questo crimine contro una ragazzina che è un crimine contro tutte noi, contro l’umanità intera. Sono terroristi.
È successo ad Eilat, in un hotel resort di Israele.
Per ogni donna stuprata, uccisa, offesa, siamo tutte parte lesa."
(Pg FACEBOOK FAVORISCE IL CYBERBULLISMO CONTRO LE DONNE)
Yoshin Ryu
Diari tecnici dal Blog del nostro sito - Scoprite di più su uno dei primi argomenti di pratica nel #Jutaijutsu: le tecniche di caduta.
Buona lettura! 📖
https://www.yoshinryu.com/ukemi
#yoshinryutorino #ukemi #taihenjutsu #kaiten #ukemiwaza #artimarziali #artimarzialitorino
it.globalvoices.org Un capo della polizia abbandona la carriera di architetto per entrare nelle forze dell'ordine ed entra in accademia in attesa di un figlio.
Buona Memoria
IL DIRITTO DI ABORTIRE: MISURA DELLA NOSTRA CIVILTÀ. QUELLA VOLTA CHE ITALO CALVINO UMILIÒ CLAUDIO MAGRIS
Il 22 maggio 1978 entrava in vigore la legge 194. Da allora le donne non hanno mai smesso di difenderla. Un diritto conquistato a prezzo di dure lotte, un diritto ancora spesso negato. Eppure è sempre come scrisse Calvino quando il dibattito imperversava e il collega Magris sulle pagine del Corriere della Sera aveva contestato le richieste delle donne.
"Mettere al mondo un figlio ha un senso solo se questo figlio è voluto, coscientemente e liberamente dai due genitori. Se no è un atto animalesco e criminoso. Un essere umano diventa tale non per il casuale verificarsi di certe condizioni biologiche, ma per un atto di volontà e d’amore da parte degli altri. Se no, l’umanità diventa - come in larga parte già è - una stalla di conigli. Ma non si tratta più della stalla 'agreste', ma d’un allevamento 'in batteria' nelle condizioni d’artificialità in cui vive a luce artificiale e con mangime chimico. Solo chi - uomo e donna - è convinto al cento per cento d’avere la possibilità morale e materiale non solo d’allevare un figlio ma d’accoglierlo come una presenza benvenuta e amata, ha il diritto di procreare; se no, deve per prima cosa far tutto il possibile per non concepire e se concepisce (dato che il margine d’imprevedibilità continua a essere alto) abortire non è soltanto una triste necessità, ma una decisione altamente morale da prendere in piena libertà di coscienza. Non capisco come tu possa associare l’aborto a un’idea d’edonismo o di vita allegra. L’aborto è una cosa spaventosa. Nell’aborto chi viene massacrato, fisicamente e moralmente, è la donna; anche per un uomo cosciente ogni aborto è una prova morale che lascia il segno, ma certo qui la sorte della donna è in tali sproporzionate condizioni di disfavore in confronto a quella dell’uomo, che ogni uomo prima di parlare di queste cose deve mordersi la lingua tre volte. Nel momento in cui si cerca di rendere meno barbara una situazione che per la donna è veramente spaventosa, un intellettuale impiega la sua autorità perché la donna sia mantenuta in questo inferno. Sei un bell’incosciente, a dir poco, lascia che te lo dica. Non riderei tanto delle misure igienico-profilattiche; certo, a te un raschiamento all’utero non te lo faranno mai. Ma vorrei vederti se t’obbligassero a essere operato nella sporcizia e senza poter ricorrere agli ospedali, pena la galera. Il tuo vitalismo dell’integrità del vivere è per lo meno fatuo.”
Per leggere l'articolo di Ilaria Romeo che ripercorre la storia delle legge dagli anni '70 ad oggi: https://bit.ly/36m0l7R
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Il Margine opera in ambito socio-sanitario, educativo, di inclusione sociale, politiche attive del lavoro, sviluppo locale, agricoltura sociale.
“Broadway Lights” è un corso che vuole avvicinare giovani e adulti al mondo del musical.
Spinti dal vento e dalla passione. Da oltre 30 anni il Centro Nautico di Levante è scuola di vela su cabinati, derive, catamarani e windsurf. Corsi per ragazzi e adulti. Basi nautiche in Liguria e Sardegna.
141 str. Com. Di Altessano, Torino, To 10151, 10151
Il Centro Sportivo Ruffini ospita al suo interno diverse discipline di arti marziali, corsi fitness e yoga. Dispone di un campo indoor polivalente calcetto e tennis, 4 campi da padel indoor, 1 campo da padel outdoor, bar, ristorante e un centro benessere
SporTalent è un'associazione sportiva dilettantistica affiliata ad all'ente di promozione sportiva AICS, ASi e al Coni ed è affiliato a FootbalLab.
Calcio a 7 e 8; Calcio a 5; Calcio a 11 Tennis in terra rossa; Pattinaggio a rotelle coperto; TrecatEstate-Sport&Fun (Centro Estivo); Organizzazione eventi
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